Come raccogliere la camomilla da mettere a essiccare: ecco alcuni consigli

Raccogliere la camomilla per metterla a essiccare è un’attività semplice, ma richiede attenzione ai dettagli per preservare al meglio le proprietà benefiche della pianta. La camomilla è conosciuta per le sue qualità rilassanti, antinfiammatorie e digestive, e per mantenere intatte queste caratteristiche, è importante eseguire la raccolta e l’essiccazione nel modo corretto. Ecco come raccogliere la camomilla da mettere a essiccare.

Come raccogliere la camomilla da mettere a essiccare: ecco alcuni consigli

Il momento ideale per raccogliere la camomilla è all’inizio della fioritura, che avviene tra maggio e luglio, a seconda del clima e della zona in cui la pianta cresce. In questa fase, i fiori sono ben aperti, ma non ancora completamente maturi. Questo è fondamentale, poiché i fiori che stanno per appassire o che sono troppo maturi possono perdere parte del loro contenuto di oli essenziali, che sono alla base delle proprietà terapeutiche della camomilla. Il momento della giornata migliore per raccogliere i fiori è al mattino presto, subito dopo che la rugiada si è asciugata e il sole ha appena iniziato a riscaldare le piante. Raccogliere i fiori in una giornata asciutta e soleggiata è altrettanto importante, poiché le giornate umide possono influire negativamente sulla qualità dei fiori essiccati.

Durante la raccolta, l’attenzione deve essere posta sui capolini, ovvero le infiorescenze della camomilla, che contengono la maggior parte degli oli essenziali e dei flavonoidi responsabili delle proprietà della pianta. Per raccogliere correttamente i fiori, si possono usare semplicemente le mani, staccando delicatamente i capolini dalla pianta, oppure delle forbici per evitare di danneggiare il resto della pianta. È importante non raccogliere i fiori che sono già appassiti o danneggiati, poiché questi non garantiranno lo stesso livello di qualità. Una volta raccolti, i fiori possono essere posti in un cesto di vimini o in un contenitore areato. È preferibile evitare l’uso di sacchetti di plastica, che potrebbero trattenere l’umidità e causare un deterioramento precoce del raccolto.

L’essiccazione è un passaggio cruciale per mantenere intatte le proprietà della camomilla. Dopo la raccolta, i capolini devono essere disposti in un luogo asciutto, ombreggiato e ben ventilato. L’esposizione diretta al sole va evitata, poiché potrebbe causare la degradazione degli oli essenziali presenti nei fiori, compromettendo le qualità medicinali della pianta. Uno dei metodi più efficaci consiste nel distribuire i fiori su una rete o su un telo di cotone, in modo che l’aria possa circolare liberamente tra i fiori. È importante non sovrapporli troppo, per evitare che l’umidità residua rallenti l’essiccazione e favorisca la formazione di muffe. Un’alternativa può essere quella di legare i fiori in piccoli mazzi e appenderli a testa in giù in un luogo ventilato e ombreggiato.

In condizioni normali, l’essiccazione richiede circa una o due settimane. I fiori sono pronti quando sono completamente secchi e si sbriciolano facilmente al tatto. È importante non affrettare il processo, poiché una corretta essiccazione è fondamentale per evitare la formazione di muffe o la perdita delle proprietà benefiche.

Una volta essiccata, la camomilla deve essere conservata in maniera adeguata per garantire che le sue proprietà siano mantenute nel tempo. Il modo migliore per conservarla è riporla in barattoli di vetro con chiusura ermetica, che proteggono i fiori dall’umidità e dalla luce. Anche i sacchetti di lino o di carta possono essere utilizzati, purché siano conservati in un luogo fresco, asciutto e buio. È importante che i fiori siano completamente asciutti prima di riporli nei contenitori, altrimenti l’umidità residua potrebbe causare la comparsa di muffe e rovinare il raccolto. Conservata correttamente, la camomilla essiccata può mantenere le sue proprietà per diversi mesi.

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