Il pistacchio, scientificamente definito come Pistacia vera, è un albero da frutto che fa parte della famiglia delle Anacardiacee. Si tratta di una famiglia di angiosperme dicotiledoni, alla quale fanno parte anche: il mango ed il sommaco. Oggi ci concentreremo su come coltivare il pistacchio nella maniera corretta.
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Soprattutto negli ultimi anni, il pistacchio ha ottenuto una grossa rilevanza, soprattutto dal punto di vista economico. Infatti, conosciamo tutti il famosissimo Pistacchio Verde di Bronte denominato dal marchio DOP, di produzione tutta italiana. Dunque, avere un proprio albero di pistacchio potrebbe essere il sogno di molti. Vediamo come fare:
Albero di pistacchio: le caratteristiche di coltivazione
La pianta in questione ha delle origini radicate nell’Asia Minore, con una produzione accentuata in Iran, Tuchestan, Turchia, Grecia e Siria. Alcuni di questi alberi potrebbero arrivare a raggiungere anche i 10 metri di altezza, avvalendosi di una chioma bella folta. Il pistacchio si può coltivare bene in quei luoghi con clima mite, come il Centro ed Il sud Italia.
Richiede una posizione bella soleggiata, così da riuscire a prosperare e produrre i propri frutti nella maniera corretta. Tuttavia, in inverno deve essere protetto per far in modo che le basse temperature non lo danneggino. Riesce a crescere adeguatamente anche in terreni non particolarmente ricchi di materiali organici, poveri di sali minerali come ad esempio il calcio.
Coltivare il pistacchio: ecco come
Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare, la coltivazione del pistacchio non è un processo molto difficile. L’importante consiste nel seguire dei determinati accorgimenti e consigli che permetteranno di ottenere un ottimo raccolto finale. A tal proposito, esiste una tecnica davvero infallibile.
Ecco che cosa prevede il metodo infallibile:
- Clima: la pianta resiste bene alle condizioni di siccità. Le temperature ottimali per la sua crescita vanno dai 18 fino ai 30 gradi. Al di sotto di queste, potrebbe iniziare leggermente a risentire.
- Terreno: anche se non particolarmente nutriente, l’importante è che il terreno sia ben drenato. Esso deve avere un pH compreso tra il 7 ed il 7.8.
- Scelta della pianta: sapevi che il pistacchio è una pianta dioica? Ciò significa che ce ne sono sia esemplari maschi che femmine, col fine ultimo di consentire l’impollinazione e la successiva produzione di frutti. In genere si coltivano 4 o 8 piante femmine ed 1 maschio. Il polline proveniente dal maschio sarà trasportato verso l’esemplare femmina attraverso il vento.
- Tempo di coltivazione: si devono piantare nel tardo autunno o in inverno, ovvero quando si trovano in riposo vegetativo. In questo modo, riusciranno a sviluppare bene le loro radici in tempo per la primavera successiva.
- Distanza: le piante devono essere distanziate tra di loro di almeno 5 o 7 metri. Come detto in precedenza, crescono molto in ampiezza, quindi è necessario tenere questo spazio.
Come vedi, la coltivazione del pistacchio non per nulla complicata. È necessario soltanto prestare attenzione ad alcuni accorgimenti, nonché alle necessità della pianta stessa. In seguito al processo di fruttificazione, potrete godere dei suoi buonissimi frutti!