Come gestire la cocciniglia sugli agrumi? Ecco i sintomi

Quando parliamo di cocciniglia, ci riferiamo a dei piccolissimi insetti fitofagi appartenenti alla superfamiglia Coccoidea. Definiti anche come coccidi, essi sono particolarmente temuti per le nostre coltivazioni in quanto rappresentano uno degli insetti più dannosi in assoluto. Ma come gestire la cocciniglia sugli agrumi?


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Gli agrumi rappresentano una delle colture maggiormente colpite dalle infestazioni di cocciniglia, apportando dei danni che non bisogna assolutamente sottovalutare. Dunque, è importante intervenire al più presto. Nel corso di questo articolo vedremo quali sono i sintomi della cocciniglia e come è possibile contrastarla:

come gestire la cocciniglia sugli agrumi

Ecco come gestire la cocciniglia sugli agrumi:

Tipicamente, non è difficile riconoscere una infestazione da parte della cocciniglia. Nella maggior parte dei casi, sono tre le specie maggiormente rilevate: cocconiglia cotonosa (Planococcus citri), cocciniglia a scudo (Lepidosaphes beckii) e la cocciniglia bianca degli agrumi (Parlatoria pergandii).

Gli insetti parassitari in questione si caratterizzano di dimensioni piccole, ma nonostante ciò la loro riproduzione può avvenire in maniera imponente. Infatti, uno dei primi segni della presenza di cocciniglia, è la formazione sulle foglie e sui rami di piccole macchioline bianche, dall’aspetto cotonoso.

A loro volta, questi insetti producono un altro simbolo caratteristico della loro presenza: la melata. La melata consta di una secrezione zuccherina appiccicosa e densa, a sua volta rappresentante fonte di cibazione per altri insetti, specie quelli glicifagi ed alcuni funghi saprofiti. Pertanto, la melata potrebbe attirare sulla nostra pianta di agrumi altri tipi insetti, aggravando le condizioni generali.

Per un effetto conseguenziale, la melata porta alla formazione della fumaggine: uno strato di muffa di colore nero che si forma su foglie e frutti che sono stati infestati. Essa è molto resistente, infatti non si riesce e rimuovere con la semplice acqua, e va anche ad intaccare il normale processo di fotosintesi clorofilliana.

Una volta identificata, è importante che si rimuova il prima possibile evitando una propagazione maggiore. Uno dei metodi più efficaci in questo caso, è l’applicazione di specifici oli naturali, tra cui il cosiddetto “olio bianco“. Quest’ultimo è consigliato durante le prime fasi dell’infestazione ed agisce soffocando i piccoli insetti.

Se l’infestazione non è particolarmente estesa, potrebbe essere abbastanza inumidire un panno morbido con acqua e con sapone insetticida. Si procede, dunque, con una pulizia manuale che si incentri maggiormente su rami e foglie. Nel caso in cui l’infestazione si sia particolarmente propagata, potrebbe essere necessario intervenire con dei prodotti chimici, come degli insetticidi.

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