Come prendersi cura di una pianta di fiordaliso: ecco tutti i consigli

Il fiordaliso è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteracee, ovvero la stessa della calendula e del girasole. È una pianta tipica dei climi temperati e può raggiungere un’altezza variabile dai 20 ai 90 centimetri. Ha un fusto eretto, delle foglie grigio-verdi e delle infiorescenze a capolino che ono di colore blu-violetto. Esistono però anche delle varietà con colori diversi, che vanno dal bianco, rosa, giallo al rosso porpora.


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Il fiordaliso fiorisce tra maggio a ottobre, a seconda delle specie, dato che ne esistono circa 300 e sono tutte diverse tra di loro. Nelle zone temperate é una pianta che cresce praticamente ovunque ma può essere facilmente coltivabile anche in vaso o in giardino. Oggi andremo a vedere come prendersi cura di una pianta di fiordaliso.

Come prendersi cura di una pianta di fiordaliso: ecco tutti i consigli

Questa pianta può essere coltivata sia in terra che in vaso e si adatta facilmente alle decorazioni di aiuole, balconi o anche giardini. Non richiede particolari cure dato che si tratta di una pianta molto forte e resistenze, quindi adatta a tutti, anche ai meno esperti di giardinaggio. È possibile coltivarlo anche in vaso, per metterlo in terrazzo o sui vasi appesi alla ringhiera. La semina è simile a quella precedentemente descritta, ma in questo caso è consigliato un terriccio specifico per piante da fiore.

Per la concimazione invece, si può utilizzare un fertilizzante liquido che andrà a stimolare la crescita della pianta durante il periodo di fioritura. Bisognerà quindi diluire una dose di fertilizzante nell’acqua per l’irrigazione e dovrà essere utilizzata ogni 15 giorni, dalla semina fino a settembre.

Il fiordaliso ha bisogno di tanta acqua quindi le innaffiature dovranno essere costanti e frequenti. Soprattutto nel periodo vegetativo la pianta va innaffiata tre o quattro volte a settimana. Se in estate fa molto caldo ovviamente, ci sarà bisogno di molta più acqua rispetto ad altri periodi dell’anno. Bisogna però ricordarsi che non tollera molto bene i ristagni idrici. Quindi è opportuno controllare se effettivamente il terreno è secco, tra un innaffiata e l’altra.

Basterà quindi toccarlo con le mani e assicurarsi che la terra sia secca o umida e decidere poi si annaffiare o aspettare ancora un po’. Nel periodo vegetativo, ovvero da fine marzo a fine agosto, va concimato ogni 20-30 giorni. Si possono utilizzare dei fertilizzanti appositi per le piante da fiore, che si possono comprare tranquillamente in negozi appositi. Questi fertilizzanti devono essere liquidi e si devono mescolare all’acqua durante le innaffiature.

Sono inoltre, consigliati quelli ricchi di fosforo e potassio, i quali sono fondamentali per lo sviluppo della pianta. In alternativa, si può utilizzare un concime granulare a lenta cessione, che dovrà essere distribuito nel terreno con cadenza mensile.

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