Cari amici e amanti del verde e delle piante, se anche voi siete alla ricerca di una pianta bella e funzionale per i vostri cari balconi allora siete capitati nel posto giusto. In questo articolo andremo difatti a vedere come coltivare la verbena sul balcone.
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Stiamo parlando pianta di tipo annuale che non è molto conosciuta ma che una volta piantata non se ne potrà più fare a meno. Si può subito notare come sia molto resistente al vento e agli sbalzi termici e non appena le temperature sono tornate a salire si riempie di boccioli ed oggi, la verbena, è un grandioso cuscino viola di fiori. Una pianta rustica e facile da coltivare che va messa sul proprio balcone esposto in una cassetta sospesa siccome si tratta anche di una pianta ricadente.
Parlando anche a livello storico, questa è una pianta officinale che veniva utilizzata dalle tribù indiane, da maghi e stregoni per sortilegi e sacrifici agli dèi. La verbena era ritenuta e aveva uno status di pianta sacra anche dagli antichi Romani ed era davvero molto celebre per le sue presunte caratteristiche magiche e afrodisiache. I fiori sono raggruppati in infiorescenze che compaiono sulla parte apicale degli steli erbacei. La corolla è poi formata da cinque petali cuoriformi il cui colore, a seconda della varietà, muta dal bianco al rosa, dal rosso brillante al porpora bello vigoroso, dal blu al violetto. I fiori della verbena riescono poi ad attrarre molteplici farfalle e gli insetti impollinatori e sboccia da maggio a settembre senza interruzione.
Coltivare la verbena sul balcone: i segreti per farla fiorire tutto l’anno
La verbena non ama però il clima freddo e le basse temperature e le molteplicità perenni vanno messe a difesa nel periodo invernale in serra o in luoghi con temperature giuste. Le piante preferiscono il terriccio soffice, poroso e pieno di sostanza organica, difatti il substrato migliore di coltivazione è una miscela di terriccio universale mescolato a un po’ di sabbia per facilitare il drenaggio dell’acqua delle annaffiature. La verbena ha poi bisogno di regolari annaffiature nel corso dei periodi siccitosi e specialmente d’estate.
In tale periodo difatti si devono dare moderate dosi di acqua e si evita di bagnare le foglie per evitare il pericolo di malattie fungine. Le annaffiature in inverno vanno limitate o sospese del tutto a seconda del clima. Sul fondo del vaso è fondamentale assicurare un buon drenaggio tramite uno strato di due-tre centimetri di argilla espansa. Infine, bisogna concimare una volta al mese con un fertilizzante perfetto per piante fiorite che racchiuda fosforo e potassio.